30 giugno 2014

Torta rovesciata al mango con cioccolato bianco

E siamo a fine giugno. Un mese di post praticamente tutti dolci. Un mese in cui ho avuto bisogno di più abbracci del solito. E non parlo dei biscotti. E non credo neanche sia stato l'inverno carioca (che qui continuano i perenni 20 °C, e non sono ammessi invidiosi). Come in una canzone di Ligabue, mi piacerebbe non prendermi né troppo né poco sul serio, ma probabilmente devo ancora imparare come si fa. Ci provo un po' alla volta e con il sorrisole stampato sul viso.
Il mio elenco di "ricette da provare" non si assottiglia mai. Per ogni ricetta che sperimento, ne annoto almeno altre cinque. E ogni fine settimana perdo almeno un'oretta buona per decidere da dove partire, tra zucchero, farina, uova e lievito. Ma questa volta è stata pura invenzione. L'idea di preparare un dolce con quel bel mango maturo dimenticato a proposito in cucina, la categorica decisione di non aggiungere burro e poi quel cioccolato bianco che avevo letto non so dove...insomma è saltato fuori questo dolce. Un dolce molto dolce per concludere questo mese e iniziare con tanta energia una nuova settimana. Buon lunedi.

29 giugno 2014

Crostatine di frolla con ricotta e confettura di ciliegie

Marmellata o confettura? Rimango sempre con il dubbio e devo andare a cercare. Ora lo scrivo. Così, forse, non lo dimentico più. La marmellata è prodotta con una percentuale di frutta del 20%, mentre la confettura è realizzata con il 35% di frutta o il 45% di frutta nel caso della confettura extra. E poi c'è la gelatina, realizzata esclusivamente con il succo della frutta, senza la buccia o la polpa.
Se c'è una colazione che mi piace tantissimo è proprio pane e marmellata (ok, confettura). Questa volta sono stata più golosa e ho preparato delle belle crostatine...magari la prossima volta preparo una bella confettura o del pane, perchè no!

27 giugno 2014

"Aipim frito" (o mandioca fritta)

Sapete da quanto tempo sono nell'emisfero sud? Non ci credo neanche io ma, incredibilmente, è già passato un anno. È passato davvero troppo in fretta. E la sottoscritta naviga ancora in quel mezzo suppergiù, che non riesce a scrollarsi di dosso. Magari vi chiederete cosa vuol dire tutto questo preambolo di frasi quasi in incognito. La risposta (forse!) è un insieme di tante idee nella testa e pochi fatti compiuti. Ho come la sensazione di aver "perso tempo" (ma so che in realtà non è stato affatto tempo perso!) a rimettere in piedi una mia nuova quotidianità in questo "angoletto" di mondo che, per fatica pigrizia o reale mancanza di tempo, ha fatto si che tante idee sono solo rimaste tali. Per esempio, in questo blog, avrei voluto leggere, scoprire e scrivere di più su alimenti e ingredienti tipici della cucina brasiliana, scattare più foto, annotare più immagini...ma forse sono solo sensazioni e posso rimettermi "in riga".
Cosí oggi scrivo due righe su un pilastro della tradizione culinaria brasiliana: la mandioca. La mandioca è una radice tuberosa, che ha una buccia ruvida e legnosa, e una polpa bianca...ho iniziato un paragrafo da naturalista fallita! Ahahah! In Brasile la mandioca ha una miriade di nomi differenti. Di regione in regione può essere chiamata in differenti modi: aipi, apim, macaxera, macaxeira, mandioca doce, mandioca mansa, castelinha, maniva, maniveira, pão-de-pobre, uaipi...non so neanche se sono riuscita ad elencarli tutti. Naturalmente esistono mooolte varietà di mandioca. Comunque, la cosa che più mi incuriosice è l'enorme varietà di prodotti che è possibile ottenere con questa radice. È usata nella preparazione di bevande, torte, gelati, fritti, salse...la trovate intera, a pezzi, in farina, in polvere...insomma una quantità spaventosa e quasi infinita di derivati. Oggi scrivo su una delle preparazioni in cucina più semplici e immediate: la versione fritta. Per una non-amante dei fritti, come la sottoscritta, questo "post fritto" è davvero una novità. Ma lo "aipim fritto" è proprio un classico da bar-ristorante, un po' la versione brasiliana (o almeno carioca) delle classiche patate fritte. Per me, in realtà, una versione migliore. Ma i gusti sono gusti...
Da queste parti, se vi incontrate in un bar (o boteco) con gli amici per una birra e volete spiluccare qualcosa tutti assieme, uno dei piatti più economici e rapidi da ordinare è proprio l'aipim frito. Normalmente servono un piattone da sistemare al centro del tavolino, e piattini con forchette per tutti. Spesso l'aipim frito è servito con formaggio fuso o bacon, ma esistono molte versioni differenti.

24 giugno 2014

Pizza: impasto base ...e "i tempi di maturazione"

Devo creare una categoria "appunti" e scaricarci dentro tutte le note e gli scarabocchi. Oppure, semplicemente, dovrei rispolverare la sana-e-buona-abitudine del mio libretto degli "appunti culinari", che conserva "preziosi" (per me!) e divertenti ritagli e consigli, libretto oramai rimasto chiuso da tempi immemorabili. Questo post-non-post è per non dimenticare quella proporzione magica per l'impasto della pizza (memoria da merluzzo lesso, la mia!) e magari lasciarla scritta per gli amici che, passando per casa in quelle serate italo-pizzaiole, inevitabilmente domandano "ma come si prepara l'impasto per la pizza?". Io vi scrivo il mio, o meglio quello della mamma (che la mamma è sempre la mamma!)...

23 giugno 2014

Canestrelli

Un altro post "dolce". Tra ricette accumulate e nuovi esperimenti, ho affastellato una buona quantità di post golosi che andranno avanti ancora per un po' (ahimè, e le calorie aumentano!). Sarà che qui è inverno?!? Vabbè dai, ma che scusa pessima questa dell'inverno carioca, che il guardaroba è sempre lo stesso e la temperatura raramente scende sotto i 20 ºC! Va bene. Nessuna scusa. Devo ammettere che è proprio questione di gola. E complice è proprio il Mondiale di calcio. Eh si. Perchè tra partite del Brasile e partite varie nel Maracaña (lo stadio di Rio de Janeiro, per gli analfabeti di calcio&co. come la sottoscritta) hanno regalato un bel po' di giorni festivi! Yuppi! E il forno è sempre acceso...

22 giugno 2014

"Schiacciata" dolce all'uva bianca (o dolce all'uva bianca)

Questa è una ricetta decisamente autunnale per questo giugno italiano. Ma da queste parti brasiliane l'autunno è appena finito e da un paio di giorni è iniziato l'inverno. Dal fruttivendolo la fanno da padrone uva e cachini. Ma, considerando le temperature miti, ci sono anche angurie e meloni. Che vi devo dire...io non ho ancora metabolizzato il cambio d'emisfero e il clima quasi tropicale, soprattutto dal fruttivendolo. Insomma quattro righe rapide rapide per spiegarvi perchè ho preparato una schiacciata dolce all'uva in pieno giugno. Il blog è in italiano, ma di un'italiana in trasferta!!!

21 giugno 2014

Croissants portoghesi versione mini #prova1

Paese che vai, usanza che trovi. Uno di quei proverbi da non dimenticare quando si viaggia o, ancora di più, quando si vive in un altro paese. Alcune volte è necessario adattarsi. Ma altre (molte altre!) si scoprono ingredienti e manicaretti che entrano nel ricettario quotidiano, o rimangono nella memoria. È il caso di questi cornetti. Che nel mio ricettario non erano ancora entrati ma sono sempre rimasti stampati nella mia memoria. Qualche anno fa, un po' per scelta e un po' per caso, mi catapultai in Portogallo, a Porto (prima o poi salterà fuori un post su questa bella città). La mia prima esperienza da sola all'estero. Una bella avventura. Tanti amici e tanti ricordi. Inclusi "ricordi proustiani" di quei croissants portoghesi. Con quel loro impasto quasi da brioche, l'inconfodibile colore giallo intenso, quel sapore tendente al salato, quella glassatura dolce e trasparente, e quel bel ripieno presunto&queijo (prosciutto e formaggio). A Porto si incontravano in ogni caffetteria, panificio o pasticceria. Come spuntino a metà mattina insieme ad un bel caffè, a merenda o anche per un pranzo veloce...ma sempre con quel ripieno prosciutto cotto e formaggio. Io, che sono una golosa irrecuperabile, li compravo "semplici" e li farcivo con la marmellata per colazione. Mhhhh!
Tra un viaggio e l'altro ho scoperto che quei cornetti erano assolutamente portoghesi. Ho ritrovato quel sapore solo dopo quattro anni, di passaggio di nuovo a Porto.
Ho sempre pensato che dovevo fare qualche esperimento per ritrovare quel sapore e ripetere, alla meno peggio, quella ricetta. Su internet non ho ancora trovato una ricetta "universale". Sarà una ricetta segreta? Prima o poi dovrò domandare ai miei amici portoghesi, poveri loro. Nel frattempo ho iniziato i miei esperimenti. "Croissants portoghesi in versione mini prova 1".

20 giugno 2014

Rustico con porri e bacon affumicato

Vi siete accorti che è iniziato il campionato mondiale di calcio, la FIFA world cup??? Che domanda scema che faccio in questo venerdi di metà giugno. Da queste parti (brasiliane!) l'evento in questione non passa inosservato (ma probabilmente, a pensarci bene, neanche in Italia). In quel di Rio de Janeiro, dove vivo da un annetto (oddiooooo come passa il tempo!) è un tripudio di bandiere provenienti da ogni dove. La maggior parte rappresentano i paesi vicini - spopolano Messico, Colombia, Argentina, Cile - ma non è affatto raro vedere australiani, giapponesi o canadesi. Come sono così sicura? Ognuno va in giro per la città con la sua "maglietta d'ordinanza" e magari pure con bandiera legata al collo como un mantello, tipo Batman.
Insomma c'è un assoluto clima di festa, paragonabile a quello di carnevale (almeno qui!). E considerata la passione per il calcio di questo intero paese, quale occasione migliore per incontrarsi con parenti e amici per vedere questa o quella partita un fine settimana si e l'altro pure?!?! E se è vero che le partite da vedere sono quelle di nazioni provenienti da ogni anglo del globo...è pure vero che la "cuoca" del miniappartamento-in-quel-di-Rio è la sottoscritta, quindi saranno pure le partite di Spagna-Cile o Brasile-Messico...ma le cibarie sono a base di "pizza & tarallini" (mai preparata tanta pizza come in queste ultime due settimane!). Così rustici e focacce entrano prepotentemente nel "menù calcistico" e mettono d'accordo più o meno tutti...eh già, perchè il "menù classico tra i classici" in Brasile dovrebbe essere la carne alla brace, ma in questo caso bisogna vedere la partita in trasferta, a casa di qualcun'altro.

19 giugno 2014

Bastoncini da inzuppo

Sempre alla ricerca di nuovi esperimenti da inzuppo. Che oltretutto, preparati nel bel mezzo della settimana, devono essere rapidi da preparare e con ingredienti facili da incontrare, in quei cinque passi tra la credenza e il frigorifero. Ecco, questi bastoncini (o treccine, dipende dalla forma che si vuole dare) rispondono proprio a tutti questi requisiti. 

17 giugno 2014

Treccine bicolore alla ricotta, senza uovo

Altra combinazione di questa ricettina qui e qui. Questa volta l'aggiunta di cacao a metà impasto ha dato un tocco di colore e un sapore ancora più goloso a queste facili e versatili treccine. Questa ricetta è davvero imbattibile!

16 giugno 2014

Torta rovesciata al mango (o pizza battuta al mango)

Ci provo a ridurre le dosi di carboidrati mattutine. Certe volte mi "autoinganno" con mix di frutta e yogurth. Ma non c'è niente da fare. Ho assolutamente bisogno della mia porzione di "materiale da inzuppo" per carburare fino a pranzo, con pausa mela&co. a metà mattina. E allora un paio di volte a settimana mi devo ingegnare per tirar fuori dal cilindro un inzuppo nuovo (che non si può mica essere monotoni!). Ecco. Ho deciso che devo far entrare nella lista della spesa, e pure degli ingredienti dei miei esperimenti in cucina, più frutta locale (che a dire il vero già consumo spropositatamente, ma non finisce quasi mai nei miei post!). E allora ripeto un classico, con una simpatica variazione. Mango al posto dell'ananas e il gioco è fatto.

11 giugno 2014

Girelle ricotta e cacao...sulla scia delle treccine

Questa è una piccola variazione sul tema di queste treccine quiContinuo a ripetere questa ricetta da mesi, a settimane alterne, e ogni variazione da sempre un risultato spettacolare! Forse non dovrei neanche riscriverla. Ma visto il successo di questi dolcetti da colazione, perfetti per l'inzuppo, ho deciso di appuntare tutte le mie "varianti", sicuramente risultando un po' monotona, ma pazienza. La ricetta originale è sempre quella di Luca Montersino, questa volta non solo con ricotta vaccina e una forma differente, ma anche con aggiunta di cacao e di questa polverina magica d'arancia. La foto non è il massimo, ma le girelle sono squisite.

10 giugno 2014

Polvere d'arancia

Questo post è rimasto nascosto dietro tanti altri per tanti, troppi mesi. Ogni tanto l'aprivo, guardavo la foto, pensavo a cosa scrivere, e poi finivo per richiuderlo. Sono passati sei mesi o forse più. Ma ora è proprio il momento di scriverlo. E anche se riguarda una "ricetta-non-ricetta" non adatta al periodo estivo che sta iniziando (almeno in Europa!), non posso davvero lasciar scappar via un'altra giornata.
È davvero strano rendersi conto che, improvvisamente, qualcuno a cui eri legato, seppur da ricordi lontani ricordi di bambina, non c'é più. Tornano alla mente sapori lontani, di pranzi in quella cucina che non vedo da tempo. Tornano alla mente pomeriggi passati a leggere un'enciclopedia nuova, nuovissima, fatta di grossi volumi pesanti e quasi mai toccata da nessun altro, in quel soggiorno poco usato. Tornano alla mente passeggiate in giardino tra alberi di camelie e mille fiori differenti. I ricordi, di profumi e immagini, sono nitidi...ma quella persona non c'è più. È cosí. È la vita con i suoi cicli, e lo so bene. Ma si rimane sempre in uno strano suppergiù di pensieri, e di ricordi. Forse ancora di più quando si è lontani.
Non vuole essere un post triste, ma solo un ricordo. Magari un ricordo di bambina. Un ricordo che porta con sé i profumi di quegli alberi di arancio, in quel giardino pieno di fiori con i suoi sentieri di ciottoli. Un bel ricordo di quelle raccolte invernali di arance grandi e profumate proprio in quel giardino. Il giardino della zia. Ciao zia.
Questa è decisamente una "ricetta-non-ricetta". Piuttosto è un'idea geniale per recuperare le scorze d'arancia. Eh si, perché le arance in questione sono quelle succose da spremuta e, fatta la spremuta, normalmente le bucce d'arancia vengono buttate via. Ecco, questa è la maniera perfetta per approfittare al massimo di questi bei frutti.


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